Vele Luca

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docente di : DECORAZIONE

ORARIO DI RICEVIMENTO:

Il ricevimento studenti del Prof. Vele si terrà ogni mercoledì delle settimane B dalle ore 10.00 alle ore 12.00 su zoom

ID riunione: 909-942-0704
Passcode: 661557

Contatto email: [email protected]

https://us02web.zoom.us/j/9099420704?pwd=N0prNlBKdEFOZWVrcm45TlhYeU13QT09

 

Corso di Decorazione 2019-2020

Curriculum vitae aggiornato

 

Luca Vele


Luca Vele ( Luca Vele, Rotondi, 1975), attivo con Emiliano Perino dal 1994 con il binomio “Perino & Vele”, privilegiano l’utilizzo della cartapesta per la realizzazione delle loro opere. Hanno sempre giocato con la capacità degli osservatori di riconoscere nelle loro sculture la propria realtà quotidiana, mostrandogli attraverso una luce nuova, iconica ma nello stesso tempo ironica, il mondo degli oggetti che ci circondano.

Macinando quotidiani di vari colori ( rosa Gazzetta dello Sport, giallo Italia Oggi, beige Il Sole 24 Ore, grigio Il Corriere della Sera o Il Mattino), riciclano le pagine in un miscuglio di parole ed immagini, un impasto mediatico che, una volta plasmato torna a comunicare. Un gioco tra l’ironia dei significati e l’ambiguità dei materiali, in una sorta di antagonismo comunicativo. La cartapesta acquista un valore importante anche se un materiale che agli occhi di tutti si mostra impersonale e insignificante. Le loro opere si sono misurate con dimensioni sempre più monumentali ma l’uso della cartapesta sottrae quell’aura e quella solidità tipica di una scultura tradizionale, rispetto alla quale i due artisti campani giocano la carta dell’ironia Agli inizi rivolgono l’attenzione soprattutto alle vicende più vicine a loro, una riflessione sul degrado e il vivere incivile del proprio territorio. In seguito si concentrano su temi internazionali, interessandosi anche alla controinformazione. Gli artisti affrontano con costanza temi sociali e civili, politici e militari, ecologici e biogenetici, di cui si parla poco o di cui si dice poco. Ogni scultura testimonia un momento della nostra storia, e diventa un pretesto per denunciare qualsiasi forma di violenza nel mondo. Le opere sono una rappresentazione metaforica della condizione attuale del mondo. Vengono affrontati temi di tortura su prigionieri di guerra e animali per scopi militari. Riflettono sulla violenza che intacca le parole e si diffonde attraverso slogans intimidatori e razzisti dei grandi del pianeta contro i loro avversari. Non mancano argomenti sui mass media e sulla manipolazione dalla comunicazione. Le opere recenti tracciano un percorso anticonvenzionale e critico nei confronti dell’attualità e dei luoghi comuni.

 

I risultati di questa ricerca hanno trovato ampia visibilità sulla scena dell’arte italiana e internazionale: presenti nel 1999 alla Biennale di Venezia, Perino e Vele partecipano alle rassegne Futurama, Arte in Italia, a cura di B.Corà, M.Meneguzzo e R.Gavarro, Museo Pecci, Prato 2000, Boom!, a cura di S.Risaliti, G.Maraniello e L.Cerizza, ex Manifattura Tabacchi, Firenze 2001, De Gustibus, a cura di A. Bonito Oliva e S.Risaliti, Palazzo delle Papesse, Siena 2002, Better than the Real Things, a cura di T. Prutz, Smart Project Space, Amsterdam 2002, Le Stanze dell’Arte. Figure  e immagini del XX secolo, a cura di G.Belli, Mart museo d’arte moderna e contemporanea, Trento-Rovereto 2002, Le Opere e i Giorni, a cura di A.Bonito Oliva, Certosa di S. Lorenzo, Padula 2003, …O luna tu…il notturno come spazio della fantasia , a cura di D.Eccher, ARCOS  Museo d’Arte Contemporanea Sannio , Benevento 2005, Scultura italiana del XX secolo, a cura di M.Meneguzzo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano 2005, Napoli Presente, a cura di Lorand Hegyi, PAN Palazzo Arti Napoli, Napoli 2005, Per esempio. Arte contemporanea italiana dalla collezione UniCredit, a cura di  W.Guadagnini, MART Museo d’Arte Moderna e Contemporanea, Rovereto 2005, Natura e Metamorfosi, a cura di M.Vescovo, Urban Planning Exhibition Center, Shanghai, e Beijing Creative Art Center, Pechino 2006, Dedica, a cura di J.Draganovic, Palazzo Arti Napoli, Napoli 2006,  La giovine Italia, a cura di R.Barilli, Pinacoteca Nazionale, Bologna 2007, Italy 1980-2007. Tendencies of contemporary research, a cura di G.Belli, National Museum of Fine Arts, Hanoi, Vietnam 2007, XV Quadriennale di Roma, a cura di C.Bertola, L.Canova, B.Corà, D.Lancioni e C.Spadoni, Palazzo dell’Esposizioni, Roma 2008, Nient’altro che scultura. Nothing but sculpture, a cura di F.Poli, XIII Biennale Internazionale di Scultura, Centro Arti Plastiche Internazionali e Contemporanee, Carrara 2008, Map Games, Dinamics of change, a cura di F.Boyi, M.Piccioni, R.Scarpato e V.Shavrora, Birmingham Museum & Art Gallery, Birmingham 2008, Focus on Contemporary Italian Art, a cura di G.Maraniello, MAMbo Museo d’Arte Moderna di Bologna  2008, C4 Bunker, a cura di L.Massimo Barbero, C4 Centro Cultura Contemporaneo Caldogno 2009, Quali Cose Siamo, a cura di A.Mendini, Triennale Design Museum, La Triennale di Milano 2010, Scultura italiana del XXI secolo, a cura di M.Meneguzzo, Fondazione Arnaldo Pomodoro, Milano 2010, La collezione e i nuovi arrivi, a cura di L.Massimo Barbero, MACRO, Roma 2010, Premio Internazionale Giovane Scultura, a cura di C.Gioia e  L.De Corral, Fondazione Francesco Messina- Materima, Casalbeltrame, 2011, (R)existenz – 3D2D Tridimensional Today, a cura di A.Romanini, Complesso di Sant’Agostino, Palazzo Panichi e Piazza del Duomo, Pietrasanta, 2012, Contemporary Visions, a cura di A.Demma, SPSI Art Museum Shanghai 2015, Liberi Tutti!, a cura di L.Beatrice, A.Busto e C.Perrella, MEF Museo Ettore Fico, Torino 2015, Eccehomo, a cura di F.Arensi, La Mole-Magazzino tabacchi, Ancona 2016, Au Fil Du Temps, 23° Onufri Prize, a cura di G.Centrone, Galleria Nazionale d’Arte, Tirana 2017, Evidence. A New State of Art, a cura di A.Demma, e Su Peng, Castel Sant’Elmo, Napoli e Georgian National Museum, Tbilisi, Georgia 2018

Noi e il MASI. Donazione Giancarlo e Danna Olgiati, a cura di M.Franciolli, MASI Lugano 2018, Daily Unfamiliar, Cassina Project Gallery, New York 2018.

?War is over ARTE E CONFLITTI tra mito e contemporaneità, a cura di A.Tecce , e M.Tarantino, Museo d’Arte della città, Ravenna 2018

 

Autori di un’installazione permanente per la stazione Salvator Rosa progettata da Alessandro Mendini per la Metropolitana di Napoli (2001), a San Casciano in Val di Pesa al Teatro Niccolini per Tusciaelecta (2007) a Portici nell’area dell’ Ex Macello per Il Comune di Portici (2010), a Napoli per il Teatro Nuovo (2012), al Madre (2014), al Monastero di Santa Chiara, Mola di Bari (2017), a  San Martino V.C. (2016) e al Museo Archeologico Nazionale di Pontecagnano (2017). I due artisti hanno tenuto personali a Napoli  (Galleria Alfonso Artiaco 1999, 2001, 2004, 2009, 2013, 2019), Milano (Galleria Raffaella Cortese 1999 e Fondazione Arnaldo Pomodoro 2011), Bruxelles (Galleria Albert Baronian 2000), Torino (Galleria Alberto Peola, 2001, 2005, 2012, 2019 e a Palazzo Bricherasio 2005), Ferrara (Pac, Palazzo Massari, 2003), Roma (Galleria V.M.21 artecontemporanea 2006 e Edicolanotte 2011), Catanzaro (Marca, Museo delle arti di Catanzaro 2008), Martina Franca (Palazzo Ducale, 2013), Roma (Galleria Anna Marra Contemporanea 2014), Tirana (COD – Center for Openness and Dialogue 2019).

 

Vivono e lavorano tra Rotondi. e New York. 

 

 

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ALCUNE SUE OPERE: